Non so che titolo mettere, oh

Era una bella giornata, non che mi sia successo qualcosa di particolare, ma era tutto andato lissio. Mi ero alzata disperata perché avrei dato la mia borsa preferita pur di rimanere a dormire quando la sveglia ha suonato e sto caz di raffreddore non si decide ad abbandonarmi e fra un po’ diventerò azionista di maggioranza della Kleenex, però poi è andato tutto bene.
Ho preso il treno, sono andata a lavoro, ho portato in giro scarpe e vestiti cercando di finire presto i giri in modo che mi restasse solo il lavoro da fare al pc per più tardi. Perché. Eh. Perché io che volevo fare la figa e quella che non gliene frega niente mentre in realtà volevo vedere tutto quanto.
L’arrivo, Beckham, il vestito, la faccia di Willy, la faccia della Cate. Harry. Harry. Harry. Harry. 
Vabbè basta.

In pratica lo streaming sempre aperto sotto e i file di lavoro sopra. E lovvo profondo per la capa fissata con i reali che lavorava ascoltando la diretta con gli auricolari avvisandomi ad ogni avvenimento “succulento” in modo che potessi cambiare pagina. Vabbè che non serviva, c’era chi non faceva nemmeno finta di lavorare e faceva tifo da stadio con particolare entusiasmo nei momenti topici.
Sono andata in mensa durante il giro in carrozza e son tornata giusto per vedere il bacio sul terrazzo. Bacio, vabbè, ma un limone no?
E come se non bastasse, mi è pure bruciato non aver visto quando a lei non entrava l’anello, o lui che le dice “you look beautiful” all’altare.
Avevo pure superato indenne il viaggio di ritorno in treno in piedi al caldissimo e in mezzo a un milione di persone.

Poi.
Poi succede che io dico:
“A”
Un’altra persona dice:
“No no per niente, per me B”
Io rispondo:
“Eh vabbè chissene, per me A”
Lei risponde:
“De gustibus”
E a me girano le palle. Giornata rovinata. Che cazzo mi dici “de gustibus” se sei tu che per prima hai criticato il mio gustibus? Sarò anche un attimo permalosa, ma questo mi ha rovinato la giornata.

Del tipo che per farmela passare adesso dovrò mettere in atto i seguenti step:
  1. Andare a comprare al bar una coppetta quella di fiordilatte con la cioccolata e le nocciole sopra e le meringhette sotto.
  2. Farmi una doccia di venti minuti (senza capelli, altrimenti non conta).
  3. Guardare Vampire Diaries (sperando che non muoia qualche figo – IMPOSSIBILE) e Grey’s anatomy a ruota (sperando che ci sia McSteamy in versione sexy con bambino o almeno almeno Avery senza maglietta).
E tutto per colpa TUA. Sappilo.

PS: Io, se mi sposassi – ma tanto non mi sposo – mi metterei il vestito della Pippa.

E' ammore (ma forse no)

Prima cosa: l’ho rivisto. Quindi esiste. L’ho visto ieri e oggi di nuovo.
Ieri eravamo in mensa, ma non posso sperare di ritrovarlo lì perchè era un orario insolito per me, che in pratica abbiamo i turni per andare a mangiare e al mio team (fa fico dire team no?) tocca alle 13.20 e invece ieri era neanche mezzogiorno e mezzo e quindi niente.
Ce l'avevo proprio davanti ma di profilo. 
Ho passato un buon quarto d'ora a pensare "Ma sarà lui?" perchè io sono impedita anzi dippiù a ricordare le facce, che come minimo una persona la devo vedere tre volte perchè mi resti impressa e quindi lui l'avevo un po' plasmato a mio piacimento. Oh sempre figo eh, solo che mi è voluto un po' per arrivare a capire che era lui. 
Però niente, lui ha mangiato, io ho mangiato, lui è andato via, io sono andata via.
Oggi poi l'ho ritrovato in giro, e ci ho fatto anche la mia bella figura che però non so come spiegarlo. Mi servirebbe un disegnino. Occhei vada per il disegnino.

Va' che lavoro di Paint che ho fatto. Una ggenia della grafica, altro che fotosciop.
Inzomma, questo è la stanzone dove ero andata a ritirare dei fantastici completini intimi in pizzo nero su sfondo rosa e quelle robe nere sono scrivanie. Credo si capisca che lui stava camminando seguendo il percorso rosso. 
Le altre due linee invece riguardano me che camminavo tre metri dietro a lui. La linea verde è il percorso che avrei dovuto fare per uscire una volta completate le mutande, la linea blu è ovviamente quello che ho fatto, perchè guardando la sua parte posteriore (che non ha niente da invidiare a quella anteriore) mi son persa nei miei pensieri e son andata avanti di tre scrivanie. Poi sono tornata in me, ho fatto una faccia intelligente e son tornata indietro.
Niente di che, per carità, ho sempre la scusa che mi perdo perchè non conosco gli uffici e la disposizione dei vari reparti (si dice reparti? boh) e infatti le mie giornate sono ricche di figure bellissime.

Basta, tutto qua.

Non so, magari qualcuno si aspettava che ci avessi parlato. 
AHAHAHAHAHAHAHA
Si, come no.
Io.
Che mi faccio problemi a commentare anche nei blog (dove i commenti dovrebbero essere sempre desiderati) per paura di rompere.
Che ci metto due decimi di secondo a diventare viola.
Che perfino l'ecs "Sono fatto cosi, cosa posso farci - Non sei tu sono io - Proverò a cambiare" si lamentava perchè mi vergognavo a dirgli le cose in faccia e/o sms.
Che prima di intervenire nei discorsi di chi non conosco bene devo autoconvincermi che nessuno penserà "Chi è questa - Cazzo vuole - Da dove è uscita".
Io. 

Che poi, cosa avrei dovuto dirgli?
Ehi tu, tu che non hai idea di chi sia io, ti piacciono queste mutande? E' meglio il reggiseno imbottito o quello smolfo?
Io non lo so mica come si fa.

Ginz

L'anno scorso più o meno in questo periodo finivo uno stage di due mesi, la cui unica utilità è stata quella di darmi una routine che mi ha fatto perdere perdere 5 chili (poi prontamente ripresi nei mesi successivi passati tra letto-scrivania-divano a scrivere la tesi). Oddio, un anno fa iniziavo la tesi, muoro. Vabbè non divaghiamo, al termine di quei due mesi tutta orgogliosa della mia pancia piatta e dei fianchi senza sporgenze mi son comprata un paio di ginz, che poi ovviamente non son più riuscita a mettere grazie alle mie adorate maniglie dell'ammore.

Ebbene - rullo di tamburi - Signore e Signori (signori? non credo), 
ieri, dopo neanche due settimane sono riuscita a rimetterli. 

Non ho perso 5 chili in due settimane perché a digiunare ancora non riesco e poi ieri sera ho anche mangiato il gelato nella coppetta quello con le meringhette sotto, però ne ho persi due. Occhei forse uno e mezzo perché la bilancia adesso mi segna uno, però ieri sera erano due davvero.
In pratica mi peso ogni volta che vado in bagno e sono tante perché io ho la vescica di una donna incinta o di un'ottantenne incontinente, a scelta. Siiii lo so non conta niente pesarsi mille volte al giorno e anche una volta è troppa, ma mi è presa la mania di pesarmi sempre quando arrivo a casa e mi spoglio per fare la doccia, prima di cena. Quello è il mio momento di riferimento e ieri pesavo due chili in meno quindi sono due, ecco.

In realtà ho subito pensato che mi fossero calate le tette, perché hanno iniziato a cadermi le spalline del reggiseno nuovo (quello che con grande disperazione ho dovuto comprare di una taglia in più) e anche a guardarmi mi sembrano più piccole, ma mica posso aver perso due chili un chilo e mezzo di tette? Cioè se li devo perdere là allora tanto vale che mi tenga i chili che ho, che un po' di tette + culone è sempre meglio che niente tette + culone. No dai non può essere, anche perchè in questo caso non sarei rientrata nei ginz.
Poi mi è venuta anche un po' la paranoia sulla vestibilità di questi ginz, che con le taglie ammeregane io non mi capisco, ma il signor Gugol mi ha preso per mano e mi ha portato dalle fonti di saggezza Yahoo Answers e Forum Al femminile che mi hanno chiarito che 'sti ginz vestono giusto la tua taglia quindi adesso io ho una taglia dispari.

Dunque, il lavoro mi piace perché mi ha fatto perdere due chili un chilo e mezzo, e anche perché ora che inizio a capirci qualcosa pare abbastanza interessante.

Niente


Queste le metto cosi, solo perchè si intonano bene con il mio template. Tanto non è che possa pensare di comprarmele, che non mi basterebbe neanche un mese di stage. 
Poi non è che ho altro da dire infatti, sto qua solo a contemplare le scarpe. Ah e anche le borse.
Niente, la prima settimana è passata in dieci minuti, ho perso un chilo che è sempre un piacere, ho messo un paio di pantaloni che perdo (ma ho il dubbio di averli comprati in un periodo di obesità, quindi forse non conta). 
E basta, ciao.

Adultismi

Io non ci avevo mica pensato che una volta iniziato a lavorare poi si doveva fare tutti i giorni, come una persona adulta. Se l'avessi saputo avrei fatto almeno due annetti di università fuori corso, uno alla triennale e uno alla specialistica.
Allora.
05:25 Mi sveglio per fare pipì. Rimango sveglia per un tempo che mi pare lunghissimo ma che effettivamente non so cos'è.
06:49 La sveglia suona, che ho l'allergia alla sveglia negli orari tondi.
06:53 Mi alzo dopo un paio di minuti di disperazione.
08:08 Treno, in piedi perchè è pieno.
08:42 Arrivo in quella che dovrebbe essere una stazione e in realtà è un rudere prima della città piena di villone coi cancelli neri e alti stile Famiglia Addams. Cammino veloce veloce per arrivare in orario.
09:00 Arrivo, tutta accaldata e con le ossa davanti ai polpacci doloranti (mi abituerò?).
09:01-17:40 Faccio cose, prendo appunti, parlo (poco perchè so' timida e ho paura che gli altri pensino "cazz vuole questa?"), cerco di memorizzare il labirinto di corridoi seguendo i lampadari arancioni.
17:41 Camminata verso la stazione, questa volta lenta e con la musica rilassante nelle cuffie (e il casino delle macchine in fila ai semafori).
18:07 Treno. In tre viaggi di ritorno, due e mezzo in piedi, di cui una volta con treno prima in ritardo e poi soppresso, quindi tutti sul treno successivo appiccicati come deportati. Con una cretina che al telefono continuava a ridere "Aaaaah non mi era mai successo di dover rimanere in piedi. Aaaaah com'è divertente". Idiota.

Risultato: Non tuitto e non leggo Tuitter perchè c'è il wifi ovunque ma al mio cellulare gli deve stare antipatico perchè non lo prende. Leggo i blog tutti alla sera in un nanosecondo, roba che non riesco neanche a godermi le uscite comiche di quella là. Mi incrocio gli occhi al pc con le lenti a contatto tutto il giorno. In treno al ritorno mi metto gli occhiali da sole anche se fuori è nuvoloso perchè cosi ogni tanto posso tenere gli occhi chiusi per inumidire le lenti. Impreco mentalmente contro i bambini in gita che dopo avermi fatto lo sgarbo di occupare un sacco di posti, hanno anche il coraggio di aprire bocca, anzi, urlare e ridere e ascoltare Lady Gaga col cellulare. Non sono più aggiornata sulle serie tv, questo vuol dire che potrei essermi persa Gossip Girl o il Dr. House o peggio ancora One Tree Hill (si vero, schifo, ma ormai l'ho guardata per mille anni non è che posso smettere - e ho comunque la speranza che a breve la facciano finita).
Vado a letto presto. Beh non adesso, adesso vado a farmi la camomilla.

Nomi e Riccardi

Ho scoperto ieri che un ex compagna di corso è andata a convivere, con un uomo da poco divorziato con cui sta da sei mesi, che gioia! (Sei pazza?) Non è la prima compagna di corso o di scuola che si sposa/va a convivere, qualcuna ha anche figliato, una è addirittura al bis.
Ma parliamo della rockettara che ha figliato qualche mese fa e ha chiamato il figlio Ryan. Ora, si tratta di una persona che ha difficoltà a parlare l'italiano, nel senso che ogni tanto ci mette la parolina o l'espressione in dialetto, non mi sembra normale chiamare il figlio Ryan. Capirei se il padre fosse straniero, ma il padre è messo come o peggio di lei. Suppongo sia il nome di qualche cantante/batterista famoso, un po' come mio cugino che ha chiamato il figlio Alex in onore di Del Piero (Alex, non Alessandro da poi abbreviare, povero bambino).

Io ho già deciso che non mi sposerò e non avrò figli.
Però so anche come sarà la cerimonia che non avrà luogo e il vestito che non indosserò. Ho anche deciso i nomi dei figli che non avrò mai.
Sono tanti, e per usarli tutti dovrei non avere una squadra di calcio come minimo. Facci dolorosamente una strettissima scelta.


Mi pare evidente che il primo figlio che non avrò dovrà essere una femmina, perchè altrimenti non saprei come decidere.
Che poi, io li ho scritti nero su bianco (vabbè grigio su rosa) ma lo so che domani cambierò idea, perchè cambio idea in base alla gente che incontro. Una volta odiavo il nome Caterina e anche solo a sentire l'abbreviazione Cate mi venivano i brividi, poi ho conosciuto una ragazza bellissima/dolcissima/simpaticissima e adesso il nome mi piace tanto. Lo stesso vale per Riccardo, che consideravo un nome sfigato per colpa di un compagno di classe delle medie, rivalutato completamente a causa di un compagno di corso ultrafigo, simpatico, moro con i capelli lunghetti, occhi verdi, carnagione chiara con le guanciotte che arrossiscono: non il mio tipo ideale, deppiù e infatti lo amissimo dalla prima volta che l'ho visto (lui non mi ha mai considerato, dettaglio). Certo se lui cambiasse idea sarei prontissima a declassare Riccardo per Emanuele, infatti l'ho messo già al secondo posto (è sempre scaramanzia, ma di quella proprio disperata). Metterei anche una sua foto per mostrare cotanta bellezza (cit. Bonolis mi pare) se non fosse che ho paura di ritorsioni legali (no, in realtà di essere riconosciuta e sgamata).
Mi consola un po' sapere che è cosi per tanti: io mi dovevo chiamare Lucia, ma Padre era mezzo innamorato di una cugina di Madre chiamata Michela, e così.

PS: l'altro giorno sono andata a una laurea di un'amica e la discussione di Lui era subito dopo di lei, era lì tutto elegante che camminava su e giù, un po' rosso per l'agitazione. Ho ovviamente odiato l'amica che si laureava, che per colpa sua non ho potuto vederlo ubriaco e spogliato mentre gli tiravano roba addosso (tradizioni esclusivamente del nord-est, da quanto ho capito). Mi tocca accontentarmi delle foto.

PPS: questo innamoramento è ovviamente precedente allo Spagnolo, ma nel mio cuore c'è posto per tutti.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...