Sono malata e me ne vergogno

A proposito di anche i cessi scopano: sarà la primavera o sarà che sono di nuovo sola-e-abbandonata, io inizio a preoccuparmi. Mi piacciono cose che non dovrebbero piacermi, uomini. Mi piacciono uomini che mi vergogno che mi piacciano.
Inciso, io spero che tutti abbiano guardato Girls perché la 7a puntata è una cosa spettacolare in tutto, e poi finalmente Hannah non scopa che insomma a vederla fa ridere ma magari non sempre sempre. Chiuso inciso.
Spieghiamoci.
Io sono sempre stata per il genere quasi fighetto. Magrolino al limite del troppo magro, viso carino forse anche un po' femminile, mascella quadrata, capelli lunghetti un po' a cazzo: "Ti piace quello? Ma sei sicura che non sia gay?" era la frase più utilizzata. Non il classico tipo che fa sangue, diciamo. Per fare un esempio.

Oltre al "tipo ideale" ci sono quei particolari che ti piacciono sempre, che li vedi su qualcuno e te lo fanno piacere a prescindere. Ecco, i miei sono sempre stati due: i capelli ricci possibilmente neri, non il ricciolino stretto tipo afro ma quello morbido (vedi foto linkata prima) oppure lisci ma spettinati nella cosiddetta pettinatura "alla cazzo", e le guanciotte rosse tipo Harry d'Inghilterra.
Oh lo so, ognuno ha i suoi gusti e io non voglio essere giudicata.

Ultimamente però le cose sono cambiate e mi è venuta questa cosa per i tatuati (per la cronaca il moro tatuato pare essere sparito dalla faccia delle palestre e io sono molto triste per questo) e in particolare per quelli con i tatuaggi sulle braccia.
Datemi due braccia tatuate e attaccatele a chiunque: mi piacerà, e non sto scherzando.
Ho degli esempi. In palestra (non è colpa mia, non ho una vita e la palestra è una dei pochi posti in cui vado) entro in sala e mi apposto sulla cyclette, quella accanto era occupata da un tizio a cui ovviamente non vedo la faccia, però vedevo le braccia: su un braccio un tatuaggio gigante di non so che, sull'altro una serie di cicatrici sottili sottili ma lunghissime, sui 20 cm.
Ora, mi sembra normale che uno mi piaccia solo perché è sfregiato, ma c'è di peggio.
Qualche domenica fa, comunione del cugino piccolo (solo eventi mondani qua), fuori dalla chiesa arriva questo tizio che si mette a parlare con Fratello: jeans sdruciti e larghissimi, felpa nera con una scritta tipo il nome di una birra o di un gruppo rock, pancia seria, polsini di pelle ai polsi, brutto. Però aveva le maniche della felpa tirate su e le braccia tatuate e io non guardavo altro, ero tipo incantata. Poi mi sono resa conto e sono rinsavita, però è preoccupante comunque.
In generale, sta diventando una cosa automatica: vedo un tatuaggio -> cotta.

Io non capisco cosa mi succede, devo essere malata. Posso sopportare di bramare il tamarro stile Fabrizio Corona che sì, è stronzo e fa schifo e lo odio però io ci sono passata a mezzo metro e ciao ormoni, ciao ma il mezzo fattone e con la pancia da birra no, mi rifiuto.

Curatemi.
Simone torna, rimpiango le tue gambe depilate.
O meglio, se volesse tornare a parlarmi l'Adorabile - qui chiamato Coso, sarei anche più contenta.

La vita delle donne è difficile #1

Poi dice che le donne sono sempre acide.
Per forza.
Mai qualcosa che ti dia soddisfazione.

Problema n. 1 della donna: Il peso.
Che la donna sia accoppiata o non accoppiata, le probabilità che sia contenta del proprio corpo sono circa dello 0.75%, come hanno calcolato gli studiosi di una famosissima Università del Winsconsin. Per una volta, l'uomo non c'entra: la donna non vuole dimagrire per lui (semmai per fare invidia alla sua ex) o per essere sana, ma per potersi vestire come le piace, imitando le modelle asiatiche del lookbook di Zara senza sembrare un insaccato. 
C'è da dire che parte del restante 99.25% non avrebbe bisogno di dimagrire, ma niente glielo toglierà dalla testa e cercherà comunque di farlo.

Ma mentre alcune di queste donne si lamentano del proprio corpo tenendo in una mano il pacchetto extra di Fonzies e nell'altra il Kinder bueno, ce ne sono altre che vanno in palestra e sudano come delle stronze, non mangiano pane da mesi e si comprano le gallette di riso e i cereali Vitasnella da tenere sulla scrivania per avere qualcosa da sgranocchiare nei momenti in cui vorrebbero correre in cucina a velocità 9.8 km/h del tapis roulant e pucciare i grissini Fagolosi nel vasetto della Nutella (ogni riferimento a cose/persone è assolutamente casuale).
Ora, a queste povere donne gliela vogliamo dare un po' di soddisfazione? 
NO!

Prima cosa: quando dimagrisci, le prime ad andarsene sono le tette. E grazie, se nonostante tutto devo tenermi il culo a là J.Lo tanto valeva che mi lasciassi almeno le tette. Che poi, il calo delle tette è l'unica cosa di cui ti accorgi, perché ce le hai davanti ed hai la prova pratica del reggiseno che balla. 

Seconda cosa: l'ago della bilancia non si sposta mai. No dai, all'inizio si sposta, quando hai appena iniziato la tua opera di infighettamento e sei tutta piena di entusiasmo. Ma poi, quando passano i mesi e la voglia inizia a calare, nel momento in cui avresti bisogno della spinta? Basta.
Perché sì, fare movimento ti modella il corpo e tonifichi e tutto, però ATTENZIONE, il muscolo pesa più della ciccia molle, quindi la donna, che si pesa 7 volte al giorno sperando di vedere la lancetta spostarsi verso la sinistra, resta fregata. E a volte nemmeno i jeans ti aiutano, perché magari l'interno coscia è meno molle e quando tiri la gamba senti un sacco l'adduttore sul davanti, ma il volume resta lo stesso.

Chi l'ha decisa questa cosa? In fondo non era tanto difficile fare in modo che la prima cosa ad andarsene fosse l'interno coscia e che il muscolo pesasse tipo metà della ciccia: ne avremo guadagnato tutti, in termini di donne sorridenti e soddisfatte. 

La mezz'ora più imbarazzante della mia vita

Domenica 27 maggio 2012, 1:25 - 1:55
La mezz'ora più imbarazzante della mia vita è andata in onda stanotte.

Con ordine.
Sabato, 21:30. Pronta, vestita truccata e addirittura coi tacchi (e le ballerine in borsa) vado in piazza dove alle 9 e mezza devo trovarmi con amici di fratello per andare insieme in un locale dove fa la festa di compleanno, dato che lui è già là con altri. L'obiettivo è trovarsi, dividere le macchine e partire subito per essere lì sulle 10 e un quarto. Sono ovviamente la prima.
22:10. Sono arrivati tutti. Dopo caffè e Sambuche varie partiamo. Siamo in 8: tre coppie, io, l'amico scemo. Io devo andare su con la mia macchina perché sono l'unica che poi torna indietro e non va in discoteca (cioè, nonostante sia la più giovane del gruppo sono l'unica convinta che le discoteche debbano essere lasciate ai 18enni, vabbè). Mi viene appioppato l'amico scemo che porello, è rimasto scemo dopo 2 incidenti abbastanza gravi ma soprattutto anni e anni di droga, quindi porello un cazzo.
22:50. Arriviamo. Il posto tanto osannato è a 30 metri dalla sabbia, quasi un chiosco, però coi mobili moderni. La voglia che non ho io di lasciare tutti là e andare a camminare sulla sabbia e mettere i piedi in acqua. Invece no: Ma tu non bevi? - No devo guidare. Vodka alla menta, Sambuca, Brugal gli altri. Aspetta che assaggio la Schweppes, madonna che schifo, mi porti un po' d'acqua? Le pizzette, il cocco, le fragole, l'ananas, le crocchette di pollo, la torta. Andiamo in discoteca, Mic tu torni a casa allora? Puoi portare a casa CSHGSGGASRRR che lui non viene? -Chi? Sì sì occhei, è uguale.

Domenica, 1:20. Sto andando verso il parcheggio e Michelaaaa, io vengo con te, ti aspetto qua! Cazzo. Cazzo, cazzo, cazzo. Tra le ventordici persone che c'erano e con cui  ho poca confidenza proprio lui.
Lui.
Christian.
 

L'amico di fratello che ho amato - il diario che tenevo insieme alla mia migliore amica mi è testimone - dai 13 anni e per tutta l'adolescenza. Era anche nell'ultima pagina del diario, quella destinata ai grandi fighi
Era bellobellobello, un po' basso, con i ricci biondi e gli occhi azzurri e sempre sorridente, il casinista della compagnia. Sono passati più di 10 anni e lui è sempre basso, non ha più i ricci ma i capelli rasati, è ancora sempre sorridente. Mi sono resa conto che non è bellobellobello ma solo carino, però è Lui. Io sono cambiata, mi sono cresciute le tette (poche), e ho iniziato a portare le lenti a contatto invece degli occhiali, ma in realtà non è cambiato niente. Christian, ti amo ancora come se avessi 14 anni.

1:25. In macchina: io guido, lui seduto accanto. Come mai non sei andato in discoteca? -Non mi va, non mi piace e poi domani ho da fare e non posso essere rincoglionito. È il cd di Noel Gallagher questo? -Sì. -Bello, non l'ho ancora ascoltato tutto. Io guido, lui seduto accanto. Christian dove devo girare qua che non mi ricordo? -A destra per andare a casa, sinistra camporella. 
Immagino nella mia testa la scena di me che giro a sinistra, lui che si volta a guardarmi, io che lo guardo velocemente, lui che sorride, io che parcheggio, lui che mi bacia, io che... no vabbè, basta. Invece giro a destra, perché lui scherzava perché scherza sempre. Perché io non sono una capace di fare queste cose. Perché lui ha la morosa da 2-3 anni. 
I venticinque minuti successivi sono una tortura. Il silenzio dei silenzi coperto da Noel che canta e una frase ogni tanto che cade nel vuoto. Arriviamo al paese. Puoi fare il giro largo che vedo se al solito posto c'è la pattuglia? Così so se devo fare l'altra strada per andare a casa, perché hanno ritirato un sacco di patenti. Faccio il giro largo, è un piacere allungare di un chilometro questa piacevole sensazione. Lo lascio davanti alla sua macchina, mentre cerca la chiave nelle tasche io sono già partita.

Per oggi ho di nuovo 15 anni, da domani torno a 26.

Ipocondria 2.0

Io non sono ipocondriaca. Nel senso che odio i medici e meno ci vado più sono contenta. Il mio medico, se mi vede una volta l'anno è tanto, e per quest'anno sono andata a trovarlo per la visita per avere il certificato per andare in palestra, per dire.
Non vado dal dottore, quindi. E non sono ipocondriaca.
Forse. Credo.

Non so come si chiama quando sei stesa sul tappetino a fare addominali, ti senti battere forte il cuore vicino all'ombelico e pensi "e se è come in quella puntata di Grey's Anatomy in cui c'era il tizio che il cuore gli era sceso fino alla pancia"? E ti metti la mano dove dovrebbe essere il cuore, e il cuore non batte. Alzi un po' la maglia e vedi la pancia che va un sacco su e giù, forte. E il cuore niente.
Magari mi è sceso veramente il cuore nella pancia.
Magari sono come il tizio del paese che ha il cuore a destra e anche tutti gli altri organi a rovescio.
Magari è come dice mia madre che sono senza cuore.
Poi devi fare 12 minuti di bike e cellulare alla mano cerchi su google "sento il cuore battere nella pancia" e improvvisamente comprendi il meccanismo che porta una persona a cercare "ho incontrato l'uomo della mia vita nel treno da milano a napoli" e poi arrivare al tuo blog non è poi così assurdo.

E ti ritrovi i risultati di Yahoo answers, dove le risposte più frequenti sono "sei pazzo vai dal medico/curati il cervello invece che la pancia/chiedi al tuo fidanzato se si è dimenticato di togliere il pene dalla tua vagina, magari è quello ciò che senti".
Poi ci sono i forum seri, dove i medici rispondono alle domande della gente - ma credeghe ai ufo che quelli sono veri medici.
La fonte di saggezza suprema però è l'immancabile forum alfemminile.com, la prova che le donne, se possono parlare coperte dall'anonimato e quindi senza freni, sono delle vere malate. Che poi secondo me un quarto degli utenti sono uomini in incognito.

Quindi niente, io ho il cuore nella pancia, che cosa figa.

Girls - Anche i cessi scopano

Lost sì, ottantamila altri telefilm sì, ma c'è sempre spazio per gli esperimenti. L'ultimo esperimento si chiama Girls, sottotitolo Anche i cessi scopano.
Siamo a New York, ma non è la città patinata della snobbissima Blair con il cerchiello che seduta sulla scalinata comanda a bacchetta le sue suddite, niente ladri bellissimi che appena usciti di prigione trovano ricche vedove pronte ad ospitarli (Neil, mi manchi) né avvocati rampanti che fanno gli avvocati senza essere andati all'università (Suits, molto carino).
Qui ci sono le persone - più o meno - vere: la bruttina con due taglie in più che non riesce a realizzare i suoi sogni, la bella ma non da copertina che sta con lo stesso ragazzo da sempre, l'hippy un po' zoccola, la strana quasi-vergine con mille paranoie.
E scopano tutte (o quasi). Niente completini di pizzo e reggicalze, niente stanze d'albergo a 5 stelle, niente letto coperto di petali di rose, niente addominali perfetti.
Scopano, e scopano normale: facendo discorsi stupidi, con il reggiseno ancora addosso, con uomini viscidi, tanto per fare o per ripicca, senza candele ad illuminare la stanza e la musica segsi in sottofondo.
Certo, è sempre un telefilm e quindi c'è la solita percentuale di irreale: la ragazza che abortisce dieci volte nel giro di due anni, lui che sta per scopare e si ferma perché lei dice che è circa vergine (ma quando mai), la protagonista che parla di pedofilia ad un colloquio di lavoro.
Merita, merita: un telefilm non da brividi, ma molto carino. Se non altro diverso dagli altri.

Alla faccia di quelli (mio fratello - oggi compie gli anni, auguri) che dicono che i brutti sono destinati a non scopare e restare da soli per sempre.

Ooops sono ritardo

È lunedì e iniziamo con le cose che non vanno.
Sfatiamo questa cosa che essere sempre in ritardo è figo, per favore.
Essere "elegantemente" in ritardo non esiste.
Ho provato a pensarci, e non l'ho mai sentito qualcuno che dica di essere un ritardatario scusandosi. La maggior parte delle volte è un Sono in ritardo OOOPS scusa AHAHAHAHAH.
Ahahahahah un cazzo.
Sono simpatiche certe persone, che descrivono i loro difetti come fossero cose belle, un po' l'equivalente dell'uomo che ti liquida con Sono fatto così. E io ce l'ho avuto uno così. Uno che Dai, non ti arrabbiare, lo sai che sono fatto così e non posso cambiare. Ed era sempre in ritardo. Io ad aspettarlo fuori al freddo e al gelo di Venezia, e lui sempre in ritardo. Che scena romantica.
O come quell'amica che ti invita a casa sua al mare, dice Arrivo verso le 10 ci vediamo là e tu arrivi per le 10 e lei invece è in ritardo però non ti avvisa perché tanto io sono sempre in ritardo e ti ritrovi ad aspettare fino a mezzanotte in spiaggia da sola come una barbona.
O la compagnia che dice ci vediamo alle 9 al solito bar e tu sai che puoi presentarti alle 9 e mezza e sarai comunque sempre la prima ad arrivare.
Io vi voglio bene, però eh.

Essere puntuali si può: arrivi in tempo quando il professore ti prende la firma ad inizio lezione e se non le hai fatte tutte non ti fa fare l'esame, quando lavori e devi timbrare o ti scalano mezz'ora dallo stipendio, quando devi prendere l'aereo che ti porta in vacanza alle Maldive.
Quindi non mi interessa come fai: metti dodici sveglie, tira avanti l'orologio di mezz'ora, esci in pigiama.
Però arrivi puntuale, perché io spacco il minuto e odio aspettare.

Spoiler alert - No ma figurati

Ho l'astio dentro in questi giorni, per un sacco di cose. Tra le più sceme per cui provare astio ci sono gli spoiler.
Stanno finendo le serie tv e c'è la gente che commenta su Twitter (parte subito il defollow), che chiede opinioni con post sui blog (vi cancello da Bloglovin), le gif e immagini su Tumblr. Sì io potrei farmi una vita e smetterla di passare il tempo sui social, ma questo è un altro discorso.

Dato che ne seguo un milione, di solito questo è un periodo a livello ansia +400:
- Seriiina Vanderbuzzen si butterà finalmente nel fiume Hudson, annegando con le sue minigonne e i capelli fluenti? 
- Emily Thorne si farà il barista supergnocco lasciando perdere lo scemo con la faccia da scemo? 
- House riuscirà a trovare qualcuno veramente malato di Lupus? 
- Snowwhite diventerà un po' meno idiota? 


Quest'anno no. Quest'anno sono indietro con TUTTE le serie tv. 
No occhei non tutte. Ho tenuto il passo con Fringe e Grey's Anatomy perché devo vedere McSteamy e Avery nudi (mi sogno la notte Avery che nel bagno alza di peso la tizia con una sola mano e poi XXX) mentre Fringe è Fringe e non ci sono parole. 
Le altre le ho lasciate là, indietro di 4-5 puntate.

La colpa è di Lost, che ho iniziato circa due mesi fa. 
Due mesi - Ho finito ieri la quarta serie - E' una malattia. 
Viaggio alla velocità di circa a due puntate al giorno. 
Perché non l'ho guardato prima? E' finito da un paio d'anni e non mi era mai venuto in mente, eppure vedevo la gente intorno a me superfissata. A pensarci forse meglio così, ad aspettare di settimana in settimana e di stagione in stagione sarei morta. 
Arrivano le 21-22 e sento il bisogno fisico di guardarlo, non posso farne a meno. 
L'altra sera volevo cambiare, mi son messa a guardare Once upon a time e nella mia testa una vocina ripeteva In questo momento potresti guardare Lost In questo momento potresti guardare Lost In questo momento potresti guardare Lost. Non ce l'ho fatta e ho spento.

Mai vista una serie così: gli infarti per lo spavento, le lacrime, l'agitazione, i brividi. 
Tanti brividi in un sacco di momenti. E soprattutto il non capire un cazzo di niente per il 99% del tempo è una cosa fantastica.
Lo dico ora finita la quarta serie ma soprattutto la terza: gli ultimi 15 episodi sono la cosa più bella che io abbia mai visto in un telefilm, e il finale di stagione è troppo per essere commentato a parole.
Quando apro la cartella sul pc e vedo che ho ampiamente superato la metà mi viene già male. Come farò quando sarà finito? Che ne sarà della mia vita? 
Finirò per riguardare puntate a caso fino ad impararle a memoria. Magari un giorno mi sveglierò con un'amnesia oppure rinascerò, e potrò riguardarlo tutto da capo. 

See you in another life, brotha.

Blogger ti odio

Odio i post cosiddetti "di servizio", quelli dove il blogger ha le comunicazioni da dare. Li odio perché non considero la "figura del blogger" una figura che deve dare comunicazioni in veste ufficiale, a dirla tutta non mi piace nemmeno la definizione di "blogger" ma preferisco dire "uno che ha un blog". Io lo considero ancora un diario personale che legge anche qualcun'altro, non mi piace quando ci sono dei cambiamenti e la gente scrive Ehi, ho cambiato template!!, eh, chissene, lo vedo da sola senza che tu ci faccia un post, Non sto postando perché non ho niente da dire e a cosa serve che tu scriva questo allora, Scusate l'assenza, prometto che tornerò a postare più spesso eh? ma ti obbliga qualcuno?
Odio i post "di servizio" perché rovinano l'estetica di un "flusso di pensieri" che non c'entrano niente l'uno con l'altro ma magari un po' sì. Tra parentesi, non mi piace nemmeno quando i "blogger" dicono "i miei lettori", mi viene da pensare ma chi sei? o quando qualcuno dice Cosa volete che scriva? Cosa vi piacerebbe leggere? come se fossero una figura importante da cui qualcuno si aspetta qualcosa. No, no e no.
In fondo per me questa, è tutta una cazzata.
Opinione mia, ovvio, e avrei potuto tenerla per me e ognuno è libero di fare come crede.

Bene, lascio da parte questa digressione polemica, che sparirà tra qualche giorno quando questo post avrà espletato la sua funzione (perché io ci tengo, all'estetica del mio blog) e vado avanti.
Scrivo questo post "di servizio" perché sto avendo dei problemi con Blogger, oppure sono io che sono impedita, può essere.
È capitato più di una volta che post che avevo programmato per essere pubblicati qualche giorno dopo siano stati pubblicati subito, e quindi li ho cancellati e ripubblicati incasinando chi segue tramite i feed.
Stavolta avevo scritto un post e l'avevo salvato nelle bozze, ma era solo per me, non lo volevo pubblicare. E invece l'ho trovato pubblicato stamattina, con tre commenti.
Mi spiace ma l'ho cancellato. Se vi trovate nei feed un link che porta ad una pagina vuota è colpa mia, scusate. Chi usa google reader potrà ancora leggerlo ma vabbè, non importa.

Ecco tutto qua, fine comunicazione di servizio.

La sindrome della matrioska ovvero sono triste e riordino

Sto in crisi, ci sono le solite cose più alcune cose nuove e il risultato è che non va.
E cosa fa Michela quando le cose non vanno?
Mette a posto, riordina, archivia, inscatola, butta via.
La mia camera è una grande matrioska con dentro tante piccole matrioske, ogni cosa ha la sua scatola.
In realtà si tratta di un tirare fuori-guardare cose che non vedevo da millenni-pensare cose che non pensavo da millenni-rimettere via.
A vederla in maniera profonda potrebbe essere un tentativo di esternare controllo su qualcosa, quando tutto quello il resto va di merda e non lo puoi controllare, ma qua non siamo profondi, quindi niente.

Ho sistemato in un cassettino vicino alla scrivania il quintale di paper e articoli stampati mentre scrivevo la tesi, e no, non li ho ancora buttati via perché non riesco.

Ho messo via cd che non ascolto da una vita perché non ho più un lettore cd e ho scelto i pochi che ancora mi piacciono che porterò in macchina. Ricky Martin ti ho voluto bene ma per te non c'è più posto nel mio cuore. Ho spolverato e riposto la cassetta delle Spice Girls cimelio bellico ma adorato.

Ho fatto una cartellina con buste paga, CUD, carte varie relative al mio ultimo posto di lavoro.

Ho fatto una cernita degli smalti e messo in una scatolina a portata di mano quelli che attualmente uso.

Ho riordinato bracciali e collane varie in una scatolina, appeso le collane più lunghe su uno di quei cosi che servono per appendere le borse al tavolo (ma che io non ho mai visto usare) e di solito si trovano nelle uova di Pasqua, buttato cose brutte che non ho mai portato.


Per la cronaca, ho trovato un bracciale portato a casa da lavoro e poi abbandonato degno della collezione Anna dello Russo + H&M. Magari aspetto che esca e poi lo rivendo su e-bay spacciandolo per un pezzo unico.


La situazione non è migliorata molto, però guardare le mie scatole mi da una certa soddisfazione.

"Crazy, stupid, love" forse ti voglio bene (SPOILER!)

Mi rimetto la divisa da Grande Signora Esperta delle Commedie Romantiche perché ho un po' di cose da mettere in chiaro.
Oggetto: Crazy, Stupid, Love.
No, non è una recensione perché è del 2011 e ormai l'han visto tutti, ma anche perché perché io parlo solo dei film che mi sono entrati nel cuoricino o di quelli che sono troppo stupida per capire (a proposito, avevo detto che l'avrei riguardato e non l'ho fatto, che brutta persona).

Il mio problema, con Crazy, stupid, love, è che uno degli intrecci mi ricorda un altro film: Alfie.


Sono due film completamente diversi: perché il primo è la classica commedia romantica con finale vissero tutti felici e contenti, invece Alfie ha i momenti bui e ti lascia una tristezza che ciao (almeno a me).
Però c'è la storia lui-lei giovani, e in particolare il personaggioil Lui del film, identico: bellobellissimo, simpatico, brillante, estroverso, in grado di trovarsi 10 donne diverse a sera dicendo semplicemente "ciao". 

Quindi io faccio i paragoni.
  • Lei

Per loro due diventerei lesbica, sinceramente, forse lo sono già. Si va oltre il la odio perché è troppo figa, siamo al la amo perché vorrei essere lei.
Sienna Miller/Nikki in Alfie è bella come non è più stata in altri film, drogata spensierata, con la testa sulle nuvole, malata. Però fighissima, chi non ha sognato di pitturare una stanza con stivali e camicia sartoriale di lui, con i capelli alla Brigitte Bardot e lo smokey eyes perenne? Io sempre.
Emma Stone/Hannah è adorabile, non ci sono altre parole per descriverla. Non è bellissima fisicamente, non è una di quelle che dici 'mmazza che gnocca, però è talmente adorabile che è stupenda. È Figa con la F maiuscola, che è un concetto che va oltre l'essere gnocca. Non ho visto il film doppiato e non lo voglio vedere, perché sono convinta che si perde metà di tutto. Per me lei è tutto il film, e protagonista di un paio di scene che sono già ovunque.

  • Lui

Jude Law/Alfie, devo veramente mettermi a parlare di lui? Devo mettermi a parlare di lui in questo film? Io dico di no, voglio mantenere quel briciolo di dignità che mi è rimasta.
Ryan Gosling/Jacob è, boh, NO. Mi viene da paragonarli, loro due, e poi mi incazzo perché non c'è paragone. Sì vabbè, addominali fotoscioppati, ma poi? Ha l'espressività di un manichino, sempre con la stessa faccia.


Nella testimonianza fotografica abbiamo rispettivamente:
- Jacob che fa una faccia buffa di fronte a Hannah imbarazzata che dice cose strane
- Jacob che tratta Steve Carrell/Cal come un pezzente perché è vestito male
- Jacob che fa il figo e parte per la caccia
Tre situazioni, tre identiche fronti corrucciate che Ryan stai attento che se continui così a 40 anni ti tocca fare il ritocchino per distendere le rughe come George Clooney.
Non è brutto, ma non è bello e non è neanche carino (scusa Annina ♥). Normale e con gli occhi troppo vicini (la malattia di Ryan Reynolds). Cos'ha di speciale? Non capisco, dev'esserci qualcosa che non vedo dato che il mondo è impazzito per lui, però oh, qualcuno mi spieghi dov'è bello, per favore. 
E poi, non mi piace nemmeno quando parla: sempre lo stesso tono di voce che andrà bene per Drive dove spiccica tre parole in tutto, ma in una commedietta, bah. In più sembra uno straniero che parla inglese molto bene, ma ho scoperto che è canadese, magari è quello (Jude è inglese, che cioè, ciao).

Recensione prolissa: Crazy, stupid, love new entry nella classifica delle commedie romantiche da vedere, bellissimo nonostante Ryan Gosling.

PS: Ah sì, poi c'è anche la storia dei "vecchi" con Steve Carrell e Julianne Moore a 50 anni gnocca come poche, però vabbè.
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