Love actually - Una ricerca sul campo

A natale si guarda Love actually. Cioè, io lo guardo tipo una volta al mese, ma Love actually si deve guardare almeno a natale. Stavolta però, dopo aver pianto due volte nel giro di un quarto d'ora ho deciso di contare il numero dei pianti o più correttamente il numero delle volte in cui mi sono venute le lacrime agli occhi.
Quindi le ho contate.

Devo scrivere spoiler per un film di mille anni fa? Devo? Vabbè, spoiler.

1. Il matrimonio. Sì beh, io mi vanto di non essere romantica e del matrimonio me ne frego abbastanza, ma gli sposini che percorrono la navata con Keira Knightley figa come non sarà mai più e All you need is love che parte suonata dal coro colpiscono il mio cuore di ghiaccio.

2. Il funerale. Il tentativo di fare un discorso simpatico (ma perché, è un funerale) e partono le diapositive con la canzone scema in sottofondo, perché bisogna essere originali.

3. Dopo pochi minuti il Lui qui sopra per un decimo di secondo piange palando della moglie morta con la sorella. Quando qualcuno piange io piango.

4. Keira Knightley-Juliet va a casa dell'amico del marito e gli chiede di conoscerla e accettarla perché è una bella persona. Non è una scena che fa piangere, la prima volta che la vedi, ma alla centesima quando sai la verità, quando TU SAI che in realtà lui la ama, è tutto diverso. E qui partono cinque minuti di pianto ininterrotto: Juliet mette su la videocassetta, sorride mentre guarda il giorno del suo matrimonio - inquadrano lui con la faccia disperata - lei si rende conto che nella videocassetta c'è solo lei e mai il marito - inquadrano lui incantato a guardarla in tv. "It's self preservation, you see". E poi scappa.

5. Portuguesa accompagna Colin Firth in macchina, lo bacia e se ne va piangendo. Di nuovo una cazzata, ma lei piange io piango.

Pausa tempesta ormonale: Rodrigo Santoro in mutande.

6. Il portone. I cartelli. Silent night. Video perché per la scena più bella e famosa del film l'immagine non basta.

7. Bambina prodigio canta Mariah Carey durante la recita dei bambini. Si potrà mica piangere? Eccerto, perché biondino - quello di "I'm in love" - "I thought it'd be something worse" - "Worse than the total agony of being in love?" - è tutto carino adorabile e orgoglioso mentre suona la batteria.

8. Mamma cazzia papà per la collana regalata alla segretaria, ma più che una cazziata arrabbiata è una cosa disperata.

9. Biondino corre corre corre e torna indietro con il sorrisone perché bambina prodigio ha sapeva il suo nome.

10. Proposta di matrimonio di Colin Firth a portuguesa al ristorante con applausone finale. (tra parentesi, il bacio di Colin Firth è una cosa orrenda, ha la bocca che boh cosa stai baciando, una medusa?)

Basta. Fine. Metto via i fazzoletti.
10 piantini in un film di due ore non mi sembrano male dai, vuol dire uno ogni poco più di 10 minuti. Praticamente non fai in tempo ad asciugarti gli occhi e riassestarti in uno stato d'animo normale che c'è una nuova scena strappalacrime.
O forse sono io anormale. 
Probabile.

Questo post è per mia mamma

Ciao mamma.
Hai presente che ogni anno a novembre inizi a chiedermi cosa voglio per natale, e io ti ho sempre risposto che non voglio niente e che devi pensarci tu a farmi il regalo? Ti ricordi anche che quest'anno mi sono stufata e ti ho detto quello che voglio e cioè un Kobo/Kindle? No perché sai, non hai più tirato fuori l'argomento regali quindi ho concluso che 1. te ne sei dimenticata e mi compri un pigiama o un completino intimo come al solito 2. non sai dove/come comprarlo quindi mi dai i soldi e mi dici di arrangiarmi. A questo punto spero nella seconda.

In caso tu volessi comunque farmi trovare un pacchettino sotto l'albero, visto che quelli che ci sono li ho fatti tutti io, ti do un paio di idee chiamate anche "cose che non mi compro perché mi sento in colpa che non c'ho soldi" e che puoi comodamente trovare sparse nel mio profilo Pinterest, che tu hai perfettamente definito "quel posto dove salvi le cose che ti piacciono ma non ti puoi permettere".

Quindi mamma ecco cosa mi puoi regalare (quindi ecco cosa prima o poi mi comprerò da sola è più appropriato).



Collane grosse.
Vedi mamma che fighe sono queste qui di Pinterest, con la maglietta semplice bianca o grigia o con la camicia fru fru o con la camicia legata fino all'ultimo bottone e il maglioncino girocollo. Ti dico anche il negozio dove andarle a comprare che tu c'hai i soldi e quindi puoi comprarle anche non da H&M.


Collane lunghe sottili.
Magari col cosetto appeso vintage, perché magari quelle grosse ti sembrano strane e ti fanno schifo e non le vuoi comprare ma queste non ti possono piacere e secondo me le trovi al mercato.



Braccialetti.
Sottili, grossi, come minchia li vuoi. 


Borsa.
Una borsa che assomigli a queste: non farti venire un colpo che ho scritto assomigli proprio perché con mille euro abbondanti ci compriamo tutto il look book di Zara, queste col nome importante lasciamole alle fescion blogghe.


Camicine in seta.
Sì lo so che ce l'ho già bianca a maniche lunghe e bianca a maniche corte e nera a maniche lunghe, però sono i dettagli a fare la differenza. E poi in caso ci sono tanti altri colori che non ho: vogliamo far a meno di un bellissimo verde menta, di un fantastico rosa salmone? Oltre alle varianti maniche lunghe-maniche corte-senza maniche.


Magliette stampate.
Con tutte le stampe del mondo, ma non con Audry Hepburn o Marilyn o i cartoni animati, grazie.


Dvd.
Posso ancora vivere senza i dvd di tutte le serie di Lost? O di Fringe. O di Friends. O di quel milione di commedie romantiche che ora mi guardo sul pc ma sarei ben contenta di poter guardare sulla tv.


DIY.
Un kit per fare le robe fai da te. Esisterà penso. Sennò io andrei in merceria e comprerei un po' di roba a cazzo, che va sempre bene.


Libri.
La bibliografia di Nick Hornby, di Roth, i libri che mi mancano di Welsh. Oppure qualcosa a cazzo, purché non si tratti di sfumature o libri fantasy.


Cazzate per la cucina.
Anzi, per fare dolci è meglio: teglie per fare tutti i tipi di dolci, formine per muffin e biscotti, i COLTELLI COLORATI. Tutto. Tutto il reparto cucina del centro commerciale, tutto il negozio di pentole e accessori supercolorati.


Moleskine.
Grandi medie piccole, tutte. Possibilmente nere. Se vuoi ci sono anche quelle per ricette-film-libri che io non avrò mai il coraggio di comprare per evidente inutilità ma i regali devono essere inutili (cit.) quindi tu potresti farlo.

Ok basta. Ciao mamma, vado a frugare nel tuo armadio per vedere se c'è un pacchetto per me.

I bambini si sa, non dicono le bugie

Ho riso molto l'altro giorno, quando mia madre ha tirato fuori quest'agendina piccola di 10 centimetri che usava tantitantitanti anni fa per annotare il ciclo ed era rimasta sul fondo di un cassetto. Credo che lei non avesse mai notato le mie incursioni e io di certo non me le ricordavo.
Come quando leggi il diario di un altro e ci trovi qualcosa su di te e realizzi che quelle cose sono vere, che lui/lei ha capito tutto. E lui/lei in questo caso sono io piccola: perché io ci voglio credere a queste cose, che i bambini non dicono le bugie.

Per prima cosa, mi ha fatto capire per l'ennesima volta che non sono capace di fare le foto a fuoco.

Mi ha fatto riscoprire che da piccola ero molto intelligente: sapevo quand'è il mio compleanno e non avevo problemi di autostima.

Poi l'ennesima prova che per molti anni mia cugina è stata la persona più importante della mia vita, e ora non si sa perché non lo è più.

Ho realizzato che l'abitudine di scrivere ogni cosa che faccio, anche se inutile, me la porto dietro da tanto tempo. E anche quella di annotare le cose che non esistono.

Ma soprattutto, ed è la cosa più importante tra queste, un grande insegnamento della vita, avevo già capito tutto di mio fratello.

Ma perché #4 - edizione remix

Chi siamo, da dove veniamo, dove stiamo andando...

* Perché il the ai frutti rossi sa di Fluimucil alla fragola?

* Perché la tastiera QWERTY si chiama QWERTY? Le prime sei lettere là in alto sono state messe a caso e per caso formano una parola leggibile, o sono state scelte di proposito per formare una parole che desse il nome alla tastiera?

* Perché il finocchio, la liquirizia e l'anice hanno lo stesso sapore? Ok la liquirizia un po' meno, infatti è l'unica che non fa propriamente schifo.

* Perché il salmone affumicato si mangia solo durante le feste di natale?

* Perché la gente/i siti/le boccette/le commesse dice che per asciugare lo smalto ci vogliono 2 minuti, quando si sa benissimo che per almeno due ore devi fare tutto quello che fai con le dita piatte, in modo da usare i polpastrelli? Misuriamo l'asciugatura in base al tempo che ci vuole ad abbottonare i jeans senza creare buchi o onde o impronte digitali.

* Perché il giorno che mi lavo i capelli ho i capelli dritti e quello dopo ce li ho mossi? Perché se metto il balsamo mi durano puliti tre giorni e se non lo metto mi durano due (e non il contrario)?

* Perché mia madre mi odia? Opss, già detta.

* Perché la gente ti chiede di fare le cose che non ha tempo/non ha voglia/boh e poi impiega il triplo del tempo a spiegarti come fare e correggere quello che hai fatto?

* Perché quando mangio leggero e sano - come la gente fissata con la dieta che mi fa sentire in colpa - tipo il bianco dell'uovo e le carote lesse, mi viene mal di stomaco, che non mi viene quando mangio lo spezzatino in umido con la polenta?

* Perché sono nata povera?

Ci ho i superpoteri

Ho sempre voluto i superpoteri. Voglio dire, chi non li vorrebbe?
Qualcuno potrebbe non volerli perché "da grandi poteri derivano grandi responsabilità" ma cioè, CHISSENE, mica tutti i supereroi possono mettersi a salvare il mondo eh, basta Batman.

Comunque, ho scoperto che un superpotere ce l'ho però siccome sono sfigata non ho quello che vorrei tantissimo, e cioè il teletrasporto: faccio solo i sogni premonitori.
Non sto dicendo una cazzata eh, per una volta sono seria e tra l'altro è una cosa che mi preoccupa non poco: mi è successo due volte e mi sono agitata sul serio, giuro su Lost.

La prima "previsione" ha dei tempi molto dilatati.
Maggio/giugno: sogno che sono con questo ragazzo (sì, è un sogno mezzo porno, embè?) e ci baciamo ecc. e a un certo punto lui inizia a guardarmi e dice "Sì ma che schifo, non hai neanche una cicatrice". Per la cronaca poi nel sogno non si è combinato niente. Gli racconto la cosa, ridiamo tutti e due e fine. 
Qualche mese dopo mi ritrovo a rileggere vecchi messaggi per liberare la memoria, e mi rendo conto CHE. Inquietante. 
Sono rimasta agitata per un paio d'ore, poi la razionalità ha preso il sopravvento e quindi niente, la metto tra le coincidenza.

Seconda situazione.
Qualche giorno fa faccio un sogno su mia madre, che da brava rompipalle com'è non mi lascia stare neanche durante il sonno. Il sogno è formato da una serie di situazioni in cui io faccio una cosa e lei la distrugge: io leggo un libro e lei me lo strappa, io compro una cosa per me e lei la da via, l'ultima scena che è la più palese è lei che rovescia per terra un piatto con dentro della polenta dicendo "credevo fosse la farina delle mandorle che devi buttare via" e io che la prendo per le spalle e la scuoto e con sguardo cattivissimo le dico che non deve mai più toccare niente che possa essere fatto risalire a me senza il mio permesso.
Lo racconto a casa e AH-AH ridiamo tutti perché rompe le palle anche quando dormo e finita lì.

E invece.
Succede che la settimana scorsa compro la farina integrale perché voi maledette siete tutte a dieta e mi fate sentire in colpa voglio fare un esperimento e farci i muffin. Sabato li preparo con farina integrale e mandorle ma mi fanno proprio schifo e non riesco a mangiarli, uguale tutti gli altri e quindi decidiamo di buttarli e con la farina decido che proverò a fare del pane. 
Ieri mia madre arriva e mi fa "guarda che insieme ai muffin ho buttato anche la farina" e io così, a bocca aperta, oltre a essere incazzata perché l'ha buttata, mi ritrovo sconvolta perché è successo quello avevo sognato: ha buttato una cosa mia, e c'entra la farina e le mandorle

E niente, io inizio ad avere paura.

Ho un albero di Natale nuovo

Oggi sono andata a comprare l'albero di Natale. Che bella cosa.
Da sola. Che schifo.
Nemmeno mio papà è voluto venire con me.

Se il dio delle commedie romantiche esistesse, il commesso sarebbe stato un figo fighissimo, mi avrebbe aiutato a scegliere e poi si sarebbe offerto di portarmi lo scatolone in macchina. Saremmo andati a bere qualcosa per riscaldarci e amore a prima vista bla bla.
Invece la commessa era una signora sui 50. L'albero me l'ha dato il credo marito sui 60 e me lo sono dovuto portare da sola alla macchina che era LONTANA.
Voglio dire, che cos'ho messo la gonna a fare allora?

Per la cronaca, amiche: le calze in lana non tengono più caldo dei pantaloni, no ma proprio per niente né il cappotto in lana tiene più caldo del piumino. Quindi oltre a portarmi da sola lo scatolone cambiando mano ogni 10 passi perché mi faceva male, mi sono anche congelata.

Io ci contavo, dio delle commedie romantiche, a incontrare l'amore della mia vita lì in mezzo agli alberi.
Voglio dire, Mila Kunis in Friends with benefits si lamenta che le commedie romantiche non sono realistiche e poi però va tutto bene e ha il finale da commedia romantica. Perché lei si e io no?
Cioè Mila, cazzo, io ti amo e ti difendo anche un sacco contro quelli che dicono che non sei niente di che, tu non puoi intercedere? Anche senza un flash mob organizzato per me va bene.


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