Corri Forrest, corri

Quando parli con qualcuno che corre tutti i giorni, quella persona ti sembra un drogato.
Inizia a parlarti della bellezza di sentire l'aria in faccia, della testa che si libera, delle idee che vengono e della chiarezza con cui vedi le cose, delle gambe che vanno da sole senza sentire la fatica, della sensazione di benessere subito dopo.

Ma cosa. Ma dove.
Correre è noioso. Correre fa fatica.

Io non ho mai corso in vita mia. Quasi ogni anno da quando sono un po' cresciuta mi sono messa in testa di provarci e allora con l'arrivo delle belle giornate provavo, lo sterminio di campi che ho dietro casa farebbero invidia a chiunque ami correre da solo. E allora partivo con tutta calma ma duravo due minuti, e poi sudavo e diventavo rossa sulle braccia probabilmente per la polvere-il sole-la roba piantata nei campi che mi faceva allergia e rinunciavo. Subito.

Però mi da fastidio, perché vorrei essere una di quelle persone che dice quelle cose a proposito della corsa, vorrei che la corsa fosse una di quelle cose che mi fa stare bene, perché ho bisogno di cose che mi fanno stare bene.

Ormai vado in palestra 4-5 volte alla settimana da oltre un anno eppure sono riuscita a non correre, grazie anche a un personal trainer che odia la corsa quando me e mi fa le schede solo con camminata veloce come riscaldamento.
Il pensiero della cosa però ce l'ho sempre, con quest'idea che il benessere della corsa arrivi quando sei allenato, quando riesci a fare qualche km senza pensare quanto manca quanto manca già da subito. Forse i benefici arrivano quando si fa meno fatica e soprattutto a quel punto sarà meno noioso.

Da qualche tempo ci sto provando e nei 12 minuti di tapis roulant che il mio personal trainer allergico alla corsa ha messo nella mia scheda, ci sto mettendo un po' di corsa oltre alla camminata veloce. Una settimana 3 minuti, una settimana 4 minuti. Con molta molta calma, tenendo conto del fatto che ancora non posso fare tutto quello che voglio in palestra. Lui è molto di supporto, l'altro giorno mi ha detto "ho visto che stai aggiungendo qualche minuto di corsa" e poi ha parlato per dieci minuti di quanto la corsa faccia schifo. Ciao Fabio lo so, grazie.

Sono arrivata a correre 5 minuti+2 minuti+2 minuti con pausa in mezzo.
Nessuna chiarezza di idee. No testa libera. No gioia.

9 minuti di
Oddio 20 secondi e mi sto già rompendo ma come faccio aiuto mi fa male la caviglia l'avrò appoggiata male ma quanto manca guarda la tv prova a guardare la tv così il tempo ti passa prima oddio se guardo in alto e non avanti finisco troppo indietro sul tapis roulant e sai se cado che figura di merda? non tenerti Michela che sembri una deficiente ma come fa la tipa qua in parte a correre da 27 minuti e non ha la faccia di una che sta per morire chissà quanto balla il mio culo mentre corro invece il suo è bello sodo e non si muove ma perché non sono nata con il culo piccolo? aiuto sono solo a metà del tempo ma sono morta e non ce la faccio più no dai Michela ce la fai è solo noia ma quella passerà cerca di distrarti ma perché sono tutta rossa e devo anche bere come fanno quelli che corrono la maratona loro non si fermano mica a bere ogni tre minuti e se mi fermo sembro idiota dai dai che ce la fai cazzo cazzo non posso muoio ecco dai dai ci sono vabbè se rallento 10 secondi prima non se ne accorge nessuno no dai arrivo fino in fondo. 
Ok ce l'ho fatta e sono viva.

Io ci provo eh, corro, aggiungo un paio di minuti ogni settimana cercando di resistere ogni minuto di più, però tu gioia, chiarezza, libertà, tu vedi di farti viva prima o poi.

Cose che sì

Avevo intitolato questo post "Cose che no" per partire con una sequela di cose brutte come l'arancione, i finocchi e Fringe che finisce oggi. Ma questo blog sta diventando un luogo brutto e oscuro e quindi ho deciso di trasformarlo in Cose che sì.

* 500 days of Summer. Che ha una storia bella e una musica bella e due attori belli. Che prima è triste e poi è tenero e poi è triste di nuovo ma alla fine va tutto bene.
* Joseph Gordon Levitt, per restare in tema. Perché ogni volta che lo guardo (una volta al mese, anche di più) resto ossessionata innamorata per due settimane. Fossette e sorriso.


* I giubbini in pelle chiusi nell'armadio a soffrire, poverini al buio in quello spazio angusto. Aspettano solo il caldo per essere tirati fuori insieme ai loro amici magliettine e occhiali da sole e manca poco.
* Il mio Kobo che oltre a essere bellissimo e trapuntato sul retro, mi permette di leggere cento volte più di prima. E sì certo i libri di carta sono un'altra cosa, è bello comprarli-leggerli-sistemarli nella libreria ma io sono povera e interessata più al contenuto che all'oggetto in sé.


* Pinterest, che al momento è il mio analista perché ci entro mi metto a guardare immagini e cercare cose e riesco a non pensare per dei minuti interi, incredibile.
* La minestra con dentro la sottiletta, che la gente ti dice Eeeh che schifo come fai a mangiare quella roba ma è ovvio che la gente non capisce niente. E io oggi sono contenta perché mangio la minestra con la sottiletta e poi anche gli spinaci che sono un'altra di quelle cose che mi sa che piacciono solo a me.
* Prison break, ultima droga telefilmica che è non dico al livello di Lost perché è impossibile, ma è molto figo e io lo sto scoprendo solo adesso.


* La mia borsa dell'acqua calda, fedele compagna durante l'inverno praticamente 24 su 24. A proposito RIP vecchia borsa dell'acqua calda bianca che ti sei bucata e me l'hai mostrato a letto facendomi venire il dubbio di essere incontinente, e benvenuta nuova borsa dell'acqua calda verdina e più morbida.
* Il cd anni '80 con la colonna sonora di Flash dance e Rocky che ascolto tutti i giorni andando in palestra per caricarmi, che poi quando sono dentro loro mettono Damien Rice.
* Il personal trainer nuovo giovane, che lavora in giorni a caso, non so ancora come si chiama e non mi ha mai parlato se escludiamo Ciao-Ciao alla mia entrata e uscita.

Chissà di chi sta parlando

"Se una sta chiusa in casa tutto il giorno a macerarsi il cervello pensando a come sarà difficile la vita per lei e come farà a trovarsi un lavoro e poi come farà con il matrimonio che già non sa neppure se è adatta al matrimonio, lei, e poi i figli oddio i figli sì li vorrebbe ma ce la farà poi a tirarli su come si deve e se poi si drogano o diventano delinquenti? E lui? Lui che neppure l'ha ancora trovato come farà a trovarlo con tanti stronzi che ci sono in giro?
Perché lei non vuole mica i compromessi, lei vuole o bianco o nero, vuole sapere come sarà la sua vita non può stare nell'incertezza perché l'incertezza del domani le fa paura e non se la sente proprio di uscire e magari di vedersi capitare quello che temeva perché lo sa che schifezza è la vita che ha sempre
qualcosa di brutto in serbo e le disgrazie capitano sempre agli stessi e lei è sfortunata dalla nascita e capitano tutte a lei che adesso quasi quasi va a farsi fare le carte così almeno sa come regolarsi perché le carte che si è fatta fare ieri non la convincono troppo, non pensare che sia una mutazione genetica, una sottospecie particolare della razza umana che la selezione naturale ha creato a tutto beneficio della specie cartomanti, chiromanti, negromanti e affini, anche se in pratica è proprio così; la genetica non c'entra per niente: è una che si fa le seghe mentali."

Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita
Giulio Cesare Giacobbe

Fine. Inizio.

Mi sembra di non essere capace di riprendere in mano questo questo blog senza chiudere il 2012 e fare un augurio per il 2013. Non so se è una cosa mia o no, ma conoscendomi sono solo stata influenzata dai riassunti dell'anno passato e elenchi di buoni propositi che ho letto in altri blog.
Però è una cosa che proprio non voglio fare.

Perché il 2012 è stato un anno di merda.
Perché non è successo niente e allo stesso tempo è successo troppo.
Mi trovo immobilizzata nella stessa situazione di un anno fa, io sono la stessa e non sono riuscita a diventare quello che voglio diventare. Non sono nemmeno riuscita a capire cosa e come voglio diventare.

È come se il 2012 non fosse esistito, se non fosse per un certo disegnino sulla pancia.
Adesso è il 2013, e io ho una paura fottuta che continuerà così.
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