Atti di barbarie sono stati compiuti

Che usanza barbara, quella di tagliare i capelli.
La professione dei tagliacapelli dovrebbe essere messa fuori legge. I ladri e i truffatori li arrestiamo, e i tagliacapelli no? Non va bene.

A pensarci bene c'è qualcosa di strano, dai: di solito tu entri in un negozio, scegli, paghi ed esci con qualcosa in mano, qualcosa di tangibile. In questo caso tu entri in un negozio, scegli, paghi ed esci con qualcosa in meno. QUALCOSA CHE NON TORNA AMICI.

Io non ce l'ho con i tagliacapelli, eh, per carità poverini, è l'atto in sé che non funziona proprio: il tagliacapelli può essere anche il più bravo e simpatico del mondo [ciao Demetrio], può fare esattamente quello che dici, può tagliare esattamente i centimetri che chiedi, ma ti starà sempre e comunque tagliando dei capelli. E tagliare i capelli è male, brutto, via, sciò.

E poi tutto è il rituale ad essere irrispettoso, per esempio tutte quelle domande personali e difficili:
* "Quando hai lavato i capelli l'ultima volta?" E poi? Vuoi anche sapere quanto peso e quanti biscotti Misura ho mangiato come spuntino anche se ho detto che ero a dieta?
* "Quanto tagliamo?" Ma se io ti chiedessi di scegliere tra i tuoi figli, sarebbe corretto?

Voglio dire, se perfino i Dothraki si tagliano i capelli solo quando vengono sconfitti.
E loro sono considerati dei selvaggi.

"There's not such thing as love, it's fantasy"


Forse ho già parlato di quanto mi piace 500 days of Summer.
Ok, potrei parlare di quanto lo amo.
Va bene va bene, credo di essere un po' fissata.
Un po'.
Diciamo che lo potrei sapere a memoria.

Razionalizziamo.
Perché mi piace tanto? Perché vorrei viverci dentro, vorrei il coraggio di Summer di vivere come vuole, vorrei un Tom che assomigliasse a Tom e ragionasse come Tom e ascoltasse la musica di Tom, vorrei una casa incasinata come quella di Summer e passare i pomeriggi all'Ikea a far finta di guardare la tv e vedere se i rubinetti funzionano.

L'amico all'inizio dice "but you should know, this is not a love story", ma non è vero. Sarò l'unica al mondo, ma per me è una storia d'amore, finisce bene e no, SUMMER NON È UNA STRONZA E TOM NON È UN SANTO.

* Perché Summer non è una stronza: perché lo dice fin dall'inizio che lei non vuole una storia seria. Vuole divertirsi, stare bene e non pensare al domani. Lo fanno tutti, scrivere/uscire con una persona anche se non ci interessa tantissimo solo perché non c'è nessun altro. E io mi ci vedo, mi vedo in una che dice "There's not such thing as love, it's fantasy" perché sono disillusa e non ci credo più, ma rimango comunque una scema, che almeno in minima parte ci crede.

* Perché Tom non è un santo: perché se ne frega degli avvertimenti di lei, pensa comunque di farla innamorare e la idealizza decidendo che lei è quello che lui vuole, e non quello che lei è. Tom, se quando lei ti chiede se ti va bene tutta la storia del senza impegno le dici "no io ti amo alla follia e voglio avere tanti piccoli Tommini e Summerine" basta, il film non si faceva.

* Perché è una storia d'amore: perché sono pochi quelli che incontrano la proprio anima gemella a 13 anni sui banchi delle medie, perché le persone vivono e cambiano (poco, ma cambiano) e poi magari, forse, incontrano la persona "giusta". Perché finisce bene: lei alla fine incontra quello che "-I just woke up one day and I knew. -Knew what? -What I was never sure of with you" e lui trova la sua Autumn, che vabbè, per me con Zooey non è neanche da paragonare, ma ad una persona meno normale sembrerà molto più gnocca.

E quindi no, io guardo 500 days of Summer e piango e rido insieme, dico le battute al posto degli attori e ballo sulla musica e torno indietro a guardare le mie scene preferite tre volte. E alla fine non sono triste, perché se io sono Summer all'inizio, forse un giorno sarò Summer alla fine.

Mai, mai mi convincerete che Summer è stronza.

I'm fine, thanks

Cercare conferme sempre. Cercare conferme ovunque. 
A volte però bisogna imparare a darsele da soli, fosse anche solo una frasetta da leggere quando prendi in mano il telefono.
Magari funziona.

Piante e animali

Sai perché gli animali si chiamano animali? Perché sono animati, perché si muovono. E sai perché le piante si chiamano piante? Perché sono piantate, ferme, immobili.
Ecco, a volte, tu mi fai sentire una pianta.
Andando a memoria era più o meno così. È un dialogo di Underemployed, un telefilm con 4-5 post-graduated alle prese con vari casini dopo la laurea. Loro hanno 20-21-2x anni e io un po' di più, ma mi ci vedo lo stesso e li guardo e sarà stupido, ma mi danno un po' di forza e un po' di voglia di fare.

Io sono una pianta.
Lo sono sempre stata e lo sarò sempre, anche se vorrei essere un animale e guardo con ammirazione e invidia gli animali, ma non sono cambiata fino ad ora e non credo che riuscirò mai a cambiare.
A dire il vero, nell'ultimo periodo un po' mi sono mossa ed è stato bello, quindi ora sono in un periodo di de-compressione.
Non so come fanno, non so come fate, a fare qualcosa ogni giorno ogni ora ogni minuto. Io faccio le cose e poi ho bisogno del nulla per un po' di tempo: mezza giornata, non dieci minuti.
Ora sono in un periodo di decompressione, per un paio di giorni. Ricarico le batterie per la full-immersion di cose da fare che mi aspetta nelle prossime settimane.

Sono fatta così, purtroppo.
Me lo diceva sempre un mio ex, e lo odiavo. L'ho mollato perché era "fatto così".

Di mare e di culi, principalmente

Una settimana al mare mi è servita.

Mi è servita a capire che esistono molti più culi grossi che culi magri e che i culi belli tra i culi magri sono l'1%, che la brasiliana sta bene anche a chi ha qualche chilo di più e il perizoma fa schifo anche sulle taglia 40.

Mi è servita ad abbronzarmi, non ero così scura dal 1994. E ho deciso che quest'inverno mi faccio le lampade perché mi piaccio abbronzata ma poi ho deciso no che schifo le lampade che fanno venire la pelle cadente e insomma boh.

Mi è servita a capire che la pastiglia da prendere prima di mangiare cose contenenti lattosio NON FUNZIONA o almeno non funziona con me e con le brioche, che pure dovrebbero avere un niente di burro. Però ho trovato due gelaterie con gelato di riso e di soia [un solo gusto tipo fiordilatte, ma vabbè, piuttosto di niente].

Mi è servita a finire l'ennesimo libro del Trono di Spade e a capire che sono stupida perché ogni volta che ne finisco uno tra le varie edizioni ci metto quattro ore a capire qual è il successivo. Ho anche deciso che gli sceneggiatori sono degli spaccapalle perché cambiano cose inutili non si sa per quale motivo, e che se Jon Snow ha 15 anni io sono Melissa Satta.

Ho capito che vivrei molto bene in vacanza perenne: fare colazione sul terrazzo guardando il mare, passeggiata per andare a comprare il giornale, leggere sotto il sole, pranzo leggero e sonnellino e poi di nuovo al sole, spritz e cena fuori e passeggiata di nuovo MA a patto di avere: 1. letto comodo come quello di casa 2. condizionatore che funziona per dormire bene 3. casa insonorizzata per non dover ascoltare il baretto sotto casa che canta O sole mio tutta la notte.

Mi è servita alla fine, a capire che da oggi dieta.
Perché a prepararsi alla prova costume prima di andare al mare son capaci tutti.
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