Il lavoro più bello del mondo e cose di cui abbiamo assolutamente bisogno

I gadget. 
*Sospiro* 
I gadget.

Quanto sarebbe bello per lavoro sviluppare minchiate.
Come nel film di Aldo, Giovanni e Giacomo in cui uno di loro che creava le sorprese degli ovetti Kinder [sì, uno l'ho visto, ho molto peccato]. Conoscevo un ragazzo che faceva il product manager da Giochi preziosi, cioè lui sviluppava i giochi: non la meccanica ma l'idea, la struttura, il packaging, la comunicazione. Non riesco ad immaginare niente di più bello. 
Io lavoro in R&S, è vero, ma nel settore food, e sviluppare ricette e menù è bello e per alcuni versi simile. Ma questo signori, sarebbe un sogno.


Provate a pensare per un momento alla persona che ha creato quest'orsetto qui: non vi da l'idea di essere la persona più felice del mondo? 
Non vi viene forse da immaginarvelo seduto ad una scrivania mentre giocherella con la matita sul foglio bianco, in preda alla disperazione, mentre guarda l'acqua del suo the diventare più scura ogni momento che passa. E a un certo punto boh, il filo della bustina si incastra sulla matita ed ecco l'idea geniale.
Mi esce l'invidia anche dalle orecchie. 
Sì, lo so che non è molto normale, non riesco ad invidiare la Ferragni con i suoi mille viaggi a settimana, i soldi, i regali, gli articoli sui giornali, ma se penso a chi per primo ha pensato a questo cosino qui, alle riunioni di ore e ore chiusi in una stanza a parlare di materiali, di produzione e di tutto quello che viene dopo. Mi vengono brillano gli occhi.

È questo che mi viene in mente quando vedo certe *cose*.
Poi penso anche che mi servono TUTTE.





Cose che ho visto e letto #1

Nonostante io abbia un’ottima memoria, per il quale passo la metà del tempo a vantarmi e la metà a vergognarmi per non fare la figura di quella creepy che si ricorda i minimi dettagli di quello che mi hai raccontato due mesi fa a proposito di tua cognata. Nonostante questo, ho dei terribili vuoti di memoria: com’è finita con Luca il mio morosetto della prima superiore? L’ho mollato io? Mi ha mollato lui? Abbiamo finito gli sms gratuiti della Christmas card e abbiamo semplicemente smesso di sentirci? 

Oppure, chi mi ha consigliato questo libro? Perché ce l’ho sul Kindle? Me lo sono ritrovata davanti senza ricordare quando e come l’avessi scaricato, ma con una sensazione molto forte di doverlo assolutamente leggere che non sapevo da dove veniva. Qualche giorno dopo l’ho visto fotografato su Instagram da una fashion blogger e mi sono ulteriormente confusa.

Il libro è Stoner di John Williams, un libro bello che racconta la storia di una persona comune, noiosa, una persona qualunque e totalmente trascurabile. O forse no, forse è interessante e intelligente e ha segnato le vite delle persone che ha incontrato.
Mi fa sorridere pensare che le prime pagine sono lente e noiose, magari qualche volte pensi anche che non ne valga la pena. Come il protagonista? Poi invece ti ci ritrovi dentro e vorresti abbracciarlo, dargli una mano, una carezzina sulla testa, e il libro non lo metti più giù.
Ho cercato e non ho trovato una recensione negativa.


In ritardissimo rispetto agli altri anni ho iniziato la mia personale maratona dei film candidati all’Oscar, iniziando da La teoria del tutto, dopo aver letto commenti entusiasti e aspettandomi grandi pianti. Sono rimasta un po’ delusa non perché il film non mi sia piaciuto, ma perché avevo aspettative molto più grandi.
I personaggi sono molto belli e gli attori sono bravissimi: lei bella nei suoi abitini bon ton, lui ha vinto l'Oscar e me l'aspettavo, è bravissimo a interpretare il decadimento fisico, in alcuni momenti è perfino difficile da guardare. Ecco, forse sono più belli i personaggi di quanto lo sia la storia, perché diciamo che succede molto poco. E purtroppo non riesco a non fare il confronto con A beautiful mind, che è uno dei miei film preferiti.


Di Shameless non si parla abbastanza, e non capisco perché. Shameless fa piangere, ridere e incazzare, certe volte tutto insieme che non sai più neanche cosa pensare. Ti fa venire voglia di vivere in una famiglia di disadattati. 
Credo che Frank Gallagher sia uno dei personaggi maschili più incredibili delle serie tv degli ultimi anni, tanto quanto Walter White o Walter Bishops, di certo Fiona è il personaggio femminile migliore che io abbia mai visto. Ma è impossibile non voler bene a tutti, TUTTI, anche agli stronzi antipatici. Però non è come nelle altre storie in cui gli stronzi antipatici hanno il cuore tenero e alla fine si redimono. Questi sono stronzi antipatici di quelli che a un certo punto, quando tu credi sia il momento di arrendersi e scoprire il loro lato buono, quando pensi che peggio di così non si possa fare, beh, va peggio. Siamo alla quinta stagione e continua a migliorare. Ho visto le 6 nuove puntate in tre giorni, alcune scene le ho guardate più volte.

L’unico difetto è che sono solo 12 puntate a stagione.

E fattela 'na risata #2

È domenica, torna la carica di risate più attesa dell'Interweb [...] con una nuova scoppiettante edizione!
Vabbè, non sono capace di fare l'entusiasta, però queste cose qui mi hanno fatto molto ridere. 

Abbiamo il capitolo "proposte di matrimonio how to".


Le sfumature vanno molto di moda, i meme si sprecano. Tra parentesi, Jamie io non ti perdonerò mai, anche se dovessi poi diventare super famoso e passare a fare film decenti denigrando il passato come fa il vampiro Robert Pattinson, io ti avrei voluto bene per sempre anche da sconosciuto e nei panni del Cacciatore in Once upon a time.




Ora pare che vada di moda il marmorizzato: tavoli, vasi, perfino le cover dei telefoni. Una pagina facebook finalmente esprime il pensiero che non ero stata in grado di mettere in parole. 



I meme su Game of thrones non passano mai di moda e io muoio sempre un po'. Vero che non vediamo l'ora che torni? Vero? E tu, panzone di George, rimettiti a scrivere che fra un po' schiatti per colpa del colesterolo e ci lasci senza un finale.


E concludiamo con the best of the best, sono giorni che scoppio a ridere così a caso e da sola perché mi torna in mente quest'immagine.

Sparkle magazine

Ehi, c'è questa cosa che da qualche mese sto scrivendo una ricettina per Sparkle, un magazine online neonato ma già tanto carino: c'è la mmmuoda quella seria e quella di noi giovani squattrinati, ci sono i trucchi i capelli i social e tutte le cose che ci piacciono a noi donzelle e anche qualcosina per i maschi.

L'ultimo numero (e anche tutti gli altri): Sparkle magazine

Questi sono tutti i social:

Lo guardate? Dai guardatelo, non vi ho mai chiesto niente.

La mia sulle 50 sfumature

Partiamo dal fatto che io ho letto i libri. Tutti - e - tre. Perché ho letto i libri? Per lo stesso motivo per cui ho comprato la Naked Basics pur non avendo mai usato un ombretto in vita mia: perché tutte le mie amiche ce l'hanno. Per lo stesso motivo per cui ho comprato i dentifrici Marvis: perché tutti ne parlano e volevo provare di cosa sanno.
Se tutti parlano di qualcosa ti viene voglia di saperne di più, di partecipare alle discussioni, di capire. 
La maggior parte della gente critica a priori, io nella maggior parte me ne frego ma stavolta i libri li ho letti. Li ho scaricati sul fu Kobo e quindi non ci ho speso soldi, va meglio così?
Il libro è brutto proprio oggettivamente, è scritto male, con periodi brevi e semplici come i pensierini che scrivi alle elementari. La storia è ridicola, con questa vergine che all'improvviso diventa una zoccola e che soprattutto si scopre dea del sesso alla sua prima volta. Tutto qui, nient'altro, niente storia di contorno niente altri personaggi a riempire. Zero. I personaggi sono banali perché la povera imbranata che redime il ricco stronzo l'abbiamo già vista in un milione di commedie romantiche. Io ho trovato che faccia anche molto ridere: voglio dire, questi scopano finché lui le dice "Ana vieni!" e oh, incredibile, lei viene.

Il libro è brutto, va bene, ma ci sono tanti libri brutti: per alcuni lo scopriamo dopo che son brutti, per altri lo sappiamo in partenza ma li leggiamo comunque. Io ho letto alcuni libri di Baricco e un paio di I love shopping, per esempio. Per questi mi devo vergognare un po' di meno?

Ho scaricato il film e oh, magia, è brutto anche lui! All'inizio ho avuto anche un deja-vu con Twilight - altro libro/film di rara bruttezza - perché la fase del "ti amo ma non posso perché ti farei del male" è praticamente i-den-ti-ca, comprese le facce mono-espressive dei due, che dovrebbero esprimere la profondità del desiderio trattenuto e invece pare che abbiano la pancia che brontola. 
Vorrei raccontare un po' cosa succede ma praticamente non succede niente. Lui le ordina di mangiare e le compra delle cose. Ogni tanto scopano. Lui vuole farle firmare un contratto. Lei ha sempre i capelli spettinati e delle scarpe orrende.
Le cose che mi sono rimaste più imprese sono che lei ha il doppio mento ma ha un bel culo e che Jamie è l'unico uomo al mondo che preferisco con la barba (e anche lui ha un notevole culo).

È molto divertente poi vedere il rapporto della gente con il film:
_ Le donne eccitate per l'uscita del film come i nerd lo sono per l'ultimo capitolo di Star Wars. Facebook è pieno, devo purtroppo ammettere di aver letto almeno quattro mie ex compagne di corso che non vedevano l'ora.
_ Quelle che "mi costringono ad andare a vederlo / Lo vado a vedere solo per prenderlo in giro" che si trovano principalmente su Twitter, dove da quello che ho capito sei una persona ok solo se passi le giornate a guardare Uomini e donne + Amici + L'isola dei famosi. Evidentemente esiste lo Schifo di serie A e lo schifo di serie B.
_ Le gran esperte del sesso estremo, si dice BSDM - ho gugolato, che si indignano per come viene trattato il tema, per come vengono banalizzate le varie pratiche, per come non venga approndita la grande profondità psicologica del "lo famo strano", e che approfittano per vantarsi della loro esperienza sciorinando liste di termini che io non ho mai sentito in vita mia ma che suppongo si possano tradurre con frustini, manette e cose che servono per legare.

Devo ancora decidere quali mi fanno ridere di più.

Foto da fare se volete essere fighi su Instagram

Un mio personalissimo elenco delle Cose che hanno stancato su Instagram, stilato perché è ora di dire basta a questi profili tutti uguali con la gente che nei commenti chiede "che app hai usato? che filtro è?" per potre replicare l'ennesimo profilo ancora uguale.
Ho intitolato il post Foto da fare se volete essere fighi su Instagram perché è vero che vorrei farmi dei nemici dato che dai nemici viene la fama, però sono anche una persona troppo adorabile e ho paura che mi insultino e soprattutto, potrebbe succedere che domani io faccia una delle foto seguenti per cercare di entrare nell'olimpo dei fighi di IG.
Non si sa mai, in guerra e Instagram tutto è lecito.

Dunque, foto che non devono mancare sul vostro profilo:

Le foto su sfondo bianco di tre cose perfettamente allineate, oppure disordinate ma disordinate in modo pensato come sono disordinate le case dei film, non la tua dopo che ti sei cambiata 4 volte perché poi avevi la riunione con il capo del capo e non sapevi cosa metterti



Gli agrumi: arance, limoni, lime, pompelmi con special guest il kiwi, tutti tagliati a metà e in quantità che basterebbero a fare spremute per una famiglia di 12 persone di quelle che partecipa a Extreme make over house edition e costruiscono una casa a tre piani con il cartoncino e la vinavil. 


Le foto delle case ordinatissime, talmente ordinate che sembrano prese da catalogo ikea, senza un cenno di vita umana: niente occhiali da sole e chiavi appoggiate in giro, il bordo di un tappeto stropicciato, un giornale con le orecchie e non in una torre usato come comodino, una candela già usata con la cera un po' nera, un cassetto non perfettamente chiuso.


L'accoppiata gambe con parigine o calzettoni grossi in lana + tazze in equilibrio precario appoggiate sul letto, con le gambe leggermente piegate che il ginocchio sembra più sottile e la ciccia di cosce e polpacci va in basso e non si vede, la mano mollemente appoggiata accanto a tenere la tazza che se fossi io mi si rovescerebbe in 3,4 secondi.



Il minimal: muri azzurri attraversati da grondaie arancioni, balconi aperti perfettamente simmetrici, silouette di montagne con un solitario alberello più spaurito della molecola dell'acqua Lete, cose architettoniche di sconosciuta utilità e origine che si ergono alte nel cielo.
 


I tulipani e le peonie, le peonie e i tulipani, che gli altri fiori a noi ci fanno schifo. Preferibilmente rosini o bianchi e messi su secchi o barattoli o cesti di vimini.


I grandi successi della mia vita

Quando avrò dei nipoti, se mai avrò dei nipoti, racconterò loro i grandi risultati che ho raggiunto nella mia vita. Lo farò con serenità, con il sorriso sulle labbra e con quel pizzico di boria che è giusto che i nonni abbiano. 

* quando sono riuscita a coprirmi le tette con i capelli
* quando, togliendo le lenti a contatto contemporaneamente, ho fatto cadere entrambe le lenti nel contenitore, ognuna nel suo compartimento
* quando sono riuscita a leggere Anna Karenina in meno di un mese
* quando ho sostituito il mio capo in una riunione con i partner islandesi senza andare in autocombustione per arrossimento
* quando ho montato un attaccapanni da sola
* quando per la prima volta ho cantato Mr Brightside tutta di seguito, con tutte le parole giuste e senza rimanere indietro e senza incasinarmi nella parte "she's/he's/she's/he's"
* quando sono andata a vivere da sola prima di mio fratello e con uno stipendo molto più basso del suo
* quando un mio post ha superato le 4000 visualizzazioni
* quando ho preparato i macaron perfetti: buoni, belli e instagrammabili. E anche di quando ho preparato una Lemon meringue pie più bella di quella dei concorrenti di Bake off

E lo farò rimpinzandoli di frittelle, ma preparate con il latte d'avena perché le devo mangiare anch'io.

Mi serve una diet-nanny

Mi ero messa a dieta.
Una dieta un po’ psicopatica: con uno schemino delle combinazioni e un elenco gigante su excel con gli alimenti che ogni giorno puoi e non puoi mangiare. E due colazioni a settimana di proteine+verdura [sì, aiuto]. Mi ero fatta la tabella con i pasti di tutta la settimana rispettando il filone excel. Ho perfino mangiato la frittata di albumi a colazione.

Non ero mai riuscita a seguire una dieta ma questa volta ero convinta: dura solo 4 settimane e la mia capa, che me l’ha consigliata, è visibilmente dimagrita e dice che sua sorella ha perso 7 kg. Continua poi a dire che si sente leggera, che sta bene, che non ha più mal di testa e ha più energie.
L’ho fatta per due settimane, l’ho interrotta. L’ho fatta per altre due settimane. Forse sono riuscita a seguirla proprio perché era così difficile, l’ho presa come un lavoro.
In due settimane avevo perso quasi 2 kg, poi ho sfanculato tutto.

Non sono ancora riuscita a superare la mia tendenza a mangiare per sfogo. Sono capace di fare giorni a petto di pollo e passato di verdure e spuntini di frutta, poi però capita che sono triste [e capita spesso] e in un giro di supermercato faccio il pieno di schifezze e allora nel giro di un’ora se ne vanno un sacchetto di patatine, un pacco di Oreo, latte e cereali e un pacchetto di coche cole Haribo. Fino a scoppiare. Sì, lo so che non è normale.

Ora mi ci sono rimessa e lo scrivo qui, così se lo rifaccio mi sgridate.

NB: Sì, gli Oreo sono senza lattosio, mannaggia a loro.
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